Il Fiume Albegna

"L'Albegna nasce sulla sponda meridionale del Monte Buceto, rilievo montuoso che costituisce la parte sud-occidentale del cono vulcanico del Monte Amiata assieme ai più settentrionali Monte Aquilaia e Poggio all'Olmo. Il fiume scende inizialmente a valle in direzione sud, passando prima dall'abitato di Roccalbegna e scorrendo successivamente nella parte occidentale del territorio comunale di Semproniano"

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Albegna


Il corso del fiume prosegue traversando la Riserva naturale Bosco dei Rocconi. Subito dopo, entra nel comune di Manciano e, volta a destra in direzione sud-ovest. Raggiunta la località di Marsiliana, 


forma la piana dell'Albegna (la più meridionale della Maremma grossetana in continuità più a sud con quella del Fiora). Il fiume Albegna sfocia nel Mar Tirreno presso la località di Albinia, delimitando a nord il Tombolo della Giannella che unisce il promontorio dell'Argentario alla terra ferma.
L'alta valle e il medio corso del fiume Albegna sono stati inseriti tra i siti di interesse comunitario della provincia di Grosseto. Il "Medio Albegna" è un sito di interesse regionale, tutelato sia come zona di protezione speciale (ZPS): è uno dei migliori esempi toscani di esteso tratto fluviale con alveo ampio, greti ghiaiosi con terrazze fluviali, formazioni ripariali autoctone in buono stato di conservazione e scarso condizionamento antropico.
La tipologia ambientale prevalente nel medio corso dell'Albegna è data dal corso d'acqua ad alveo ampio, a carattere torrentizio, con vegetazione pioniera dei greti sassosi e dei terrazzi fluviali contigui. Mosaici di vegetazione comprendenti anche garighe mediterranee ad elevata diversità ed in ottimo stato di conservazione. Altre tipologie ambientali rilevanti sono i boschi ripariali e altri boschi di latifoglie. 


Il Medio Albegna è un sito di notevole importanza per la presenza di numerose specie ornitiche rare e minacciate legate agli alvei fluviali ed agli ambienti steppici, come la ghiandaia comune. Da segnalare anche numerose specie di rapaci, come il lanario, nidificante possibile, e il biancone presumibilmente nidificante in zone boscate prossime al sito, che ha ottime potenzialità come area di caccia. Presenti anche l'occhione, nidificante, presumibilmente con buona consistenza numerica, l'averla cenerina, nidificante; l'ortolano segnalato come nidificante fino ai primi anni novanta, da confermare. Tra i rettili sono presenti la testuggine d'acqua.


Tra i mammiferi, la lontra non è stata segnalata in anni recenti, verosimilmente estinta, mentre la lepre italica è segnalata in aree prossime al sito dove la sua presenza è possibile.







Valentina, Veronica, Arianna, Michelangelo, Luca, Marco

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