Studio delle tipologie e della quantità dei rifiuti presenti nella spiaggia delle Saline
Studio delle tipologie e della quantità dei rifiuti presenti nella spiaggia delle Saline.
Autori: Branca Francesca, Corridori Martina, Corridori Michelangelo, Del Giudice Francesco, Morini Valentina, Sperono Francesco.
Autori: Branca Francesca, Corridori Martina, Corridori Michelangelo, Del Giudice Francesco, Morini Valentina, Sperono Francesco.
Introduzione
Secondo l'Onu l'inquinamento consiste nell'introduzione da parte dell'uomo di sostanze o di energie che producono effetti negativi sulle risorse biologiche e sulla salute umana. Negli ultimi anni l'inquinamento marino e balneare è in forte aumento. La maggior parte dei rifiuti ritrovati in acqua e in spiaggia è di plastica (Beach Litter 2016, Legambiente) e causa danni ingenti sia alla flora che alla fauna marina. Inoltre possono causare danni all'economia e al turismo. Con il termine Beach Litter si intende "immondizia della spiaggia". Il Beach Litter è costituito dall'insieme dei detriti di varia natura prodotti da attività marine; si tratta quindi di materiali plastici, metallici, cartacei, tessuti vari, oggetti in vetro o in legno e oli. L'obiettivo che si pone il Beach Litter è quello di indagare la quantità e la tipologia di rifiuti presenti sulla spiaggia. Uno dei problemi dell'inquinamento marino è che i rifiuti in mare sono responsabili della morte di molti organismi marini, che li scambiano per cibo e li ingeriscono. Un altro problema è la decomposizione dei rifiuti, che rilasciano sostanze tossiche che vanno ad avvelenare la rete alimentare delle persone e degli animali. Il nostro lavoro si pone l'obiettivo di indagare la quantità e la tipologia dei rifiuti e capire il loro impatto ambientale.
Materiali e Metodi
Il 25-03-2017 ci siamo recati ad Albinia, in provincia di Grosseto per effettuare un campionamento sulla spiaggia delle “Saline”. L’area campionata aveva misure di 100x28. Il campionamento è avvenuto con transetti perpendicolari alla linea di costa, distanti 2 m l’uno dall’ altro (Fig 1). Lungo i transetti raccoglievamo i rifiuti e li classificavamo in base al materiale e alla tipologia. Dopo aver effettuato la raccolta dati li abbiamo analizzati su excel calcolando frequenza assoluta, frequenza relativa e frequenza percentuale.
Secondo l'Onu l'inquinamento consiste nell'introduzione da parte dell'uomo di sostanze o di energie che producono effetti negativi sulle risorse biologiche e sulla salute umana. Negli ultimi anni l'inquinamento marino e balneare è in forte aumento. La maggior parte dei rifiuti ritrovati in acqua e in spiaggia è di plastica (Beach Litter 2016, Legambiente) e causa danni ingenti sia alla flora che alla fauna marina. Inoltre possono causare danni all'economia e al turismo. Con il termine Beach Litter si intende "immondizia della spiaggia". Il Beach Litter è costituito dall'insieme dei detriti di varia natura prodotti da attività marine; si tratta quindi di materiali plastici, metallici, cartacei, tessuti vari, oggetti in vetro o in legno e oli. L'obiettivo che si pone il Beach Litter è quello di indagare la quantità e la tipologia di rifiuti presenti sulla spiaggia. Uno dei problemi dell'inquinamento marino è che i rifiuti in mare sono responsabili della morte di molti organismi marini, che li scambiano per cibo e li ingeriscono. Un altro problema è la decomposizione dei rifiuti, che rilasciano sostanze tossiche che vanno ad avvelenare la rete alimentare delle persone e degli animali. Il nostro lavoro si pone l'obiettivo di indagare la quantità e la tipologia dei rifiuti e capire il loro impatto ambientale.
Materiali e Metodi
Il 25-03-2017 ci siamo recati ad Albinia, in provincia di Grosseto per effettuare un campionamento sulla spiaggia delle “Saline”. L’area campionata aveva misure di 100x28. Il campionamento è avvenuto con transetti perpendicolari alla linea di costa, distanti 2 m l’uno dall’ altro (Fig 1). Lungo i transetti raccoglievamo i rifiuti e li classificavamo in base al materiale e alla tipologia. Dopo aver effettuato la raccolta dati li abbiamo analizzati su excel calcolando frequenza assoluta, frequenza relativa e frequenza percentuale.
Risultati
Nell’area di campionamento abbiamo trovato 233 rifiuti, 0,08 per metro quadrato. Dalle analisi eseguite sulle varie tipologie di rifiuti ritrovati nell'area di campionamento il 73,19% dei rifiuti è di plastica (Fig. 2). Il secondo materiale più ritrovato è la carta e il cartone con il 10.64%. Il vetro e la ceramica sono presenti con il 6.81%, il metallo con il 4.86% e i tessili con il 3.83%. Con una percentuale inferiore all'1% ci sono i prodotti chimici, il legno e la gomma. Mentre dalle singole analisi delle tipologie di rifiuto è emerso che su 172 rifiuti di plastica 52 sono mozziconi di sigaretta, come possiamo vedere dalla Figura 3. Gli altri rifiuti molto presenti sono i pezzi di plastica sotto i 50 cm di dimensione, 20 unità, e le bottiglie e contenitori di plastica sono 12 unità. Tra i rifiuti di carta possiamo notare che il 72% è costituito da piccoli frammenti (Fig. 4). Dalle analisi eseguite sulla categoria dei prodotti tessili possiamo notare che il 44.44% dei rifiuti trovati sono corde, cordini e reti in tessuto (Fig. 5).
Nell’area di campionamento abbiamo trovato 233 rifiuti, 0,08 per metro quadrato. Dalle analisi eseguite sulle varie tipologie di rifiuti ritrovati nell'area di campionamento il 73,19% dei rifiuti è di plastica (Fig. 2). Il secondo materiale più ritrovato è la carta e il cartone con il 10.64%. Il vetro e la ceramica sono presenti con il 6.81%, il metallo con il 4.86% e i tessili con il 3.83%. Con una percentuale inferiore all'1% ci sono i prodotti chimici, il legno e la gomma. Mentre dalle singole analisi delle tipologie di rifiuto è emerso che su 172 rifiuti di plastica 52 sono mozziconi di sigaretta, come possiamo vedere dalla Figura 3. Gli altri rifiuti molto presenti sono i pezzi di plastica sotto i 50 cm di dimensione, 20 unità, e le bottiglie e contenitori di plastica sono 12 unità. Tra i rifiuti di carta possiamo notare che il 72% è costituito da piccoli frammenti (Fig. 4). Dalle analisi eseguite sulla categoria dei prodotti tessili possiamo notare che il 44.44% dei rifiuti trovati sono corde, cordini e reti in tessuto (Fig. 5).
Fig. 5: Areogramma dei rifiuti tessili.
Conclusione
Dai dati che abbiamo raccolto è risultato che la spiaggia delle Saline non è una spiaggia molto inquinata, perché il numero dei rifiuti è molto più basso rispetto alla media delle spiagge italiane che è di 714 rifiuti per area di campionamento (Beach Litter 2016, Legambiente). Nel Beach Litter 2016 il rifiuto maggiormente presente è la plastica e possiamo confermarlo anche nel Beach Litter 2017 svolto sulla spiaggia delle Saline. I sacchetti di plastica possono essere ingeriti dagli animali, in particolar modo dalle tartarughe marine che li scambiano per meduse, provocando il soffocamento e hanno una permanenza dai 50 ai 100 anni. Tra i rifiuti più presenti ci sono i mozziconi di sigaretta che contengono sostanze cancerogene, hanno una permanenza dai 2 ai 5 anni dopodiché tali sostanze entrano in circolo nell'ambiente marino. La maggior parte dei rifiuti, come i pezzi e le bottiglie di plastica, vengono depositasti dal mare, a differenza dei cotton fioc che vengono gettati negli scarichi delle case e si riversano nei fiumi per poi depositarsi sulla spiaggia. I mozziconi di sigaretta invece vengono gettati sulla spiaggia direttamente dall’uomo. Per quanto la spiaggia delle Saline non sia molto inquinata, abbiamo comunque verificato la presenza di molti rifiuti; quindi sarebbe importante che tutte le persone che frequentano il mare adottassero dei buoni comportamenti. I fumatori dovrebbero gettare i mozziconi nei cestini appositi ed evitare di gettarli nella spiaggia. Dovremmo evitare di gettare i cotton fioc negli scarichi ma gettarli nel cestino della spazzatura. I sacchetti di plastica si devono gettare nei cestini della spazzatura. Infine i pescatori dovrebbero cercare di non lasciare le reti e i fili da pesca in mare.
Dai dati che abbiamo raccolto è risultato che la spiaggia delle Saline non è una spiaggia molto inquinata, perché il numero dei rifiuti è molto più basso rispetto alla media delle spiagge italiane che è di 714 rifiuti per area di campionamento (Beach Litter 2016, Legambiente). Nel Beach Litter 2016 il rifiuto maggiormente presente è la plastica e possiamo confermarlo anche nel Beach Litter 2017 svolto sulla spiaggia delle Saline. I sacchetti di plastica possono essere ingeriti dagli animali, in particolar modo dalle tartarughe marine che li scambiano per meduse, provocando il soffocamento e hanno una permanenza dai 50 ai 100 anni. Tra i rifiuti più presenti ci sono i mozziconi di sigaretta che contengono sostanze cancerogene, hanno una permanenza dai 2 ai 5 anni dopodiché tali sostanze entrano in circolo nell'ambiente marino. La maggior parte dei rifiuti, come i pezzi e le bottiglie di plastica, vengono depositasti dal mare, a differenza dei cotton fioc che vengono gettati negli scarichi delle case e si riversano nei fiumi per poi depositarsi sulla spiaggia. I mozziconi di sigaretta invece vengono gettati sulla spiaggia direttamente dall’uomo. Per quanto la spiaggia delle Saline non sia molto inquinata, abbiamo comunque verificato la presenza di molti rifiuti; quindi sarebbe importante che tutte le persone che frequentano il mare adottassero dei buoni comportamenti. I fumatori dovrebbero gettare i mozziconi nei cestini appositi ed evitare di gettarli nella spiaggia. Dovremmo evitare di gettare i cotton fioc negli scarichi ma gettarli nel cestino della spazzatura. I sacchetti di plastica si devono gettare nei cestini della spazzatura. Infine i pescatori dovrebbero cercare di non lasciare le reti e i fili da pesca in mare.
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