Il Trittico di Ambrogio Lorenzetti e la chiesa dei SS. Pietro e Paolo
Il Trittico di Ambrogio Lorenzetti e la chiesa
dei SS. Pietro e Paolo
La
chiesa dei SS. Pietro e Paolo e l'oratorio del Crocifisso di
Roccalbegna costituiscono un sistema museale di arte sacra. Intorno
al 1296 fu iniziata la costruzione della chiesa: all'edificio furono
conferite forme romaniche con ampia navata rettangolare coperta da
capriate lignee e abside quadrangolare sopraelevata, preceduta da un
arco. La facciata è caratterizzata da un portale gotico a profonda
strombatura; all'interno della lunetta un affresco di un artista
senese del XVI secolo raffigura San Pietro e San Paolo ricevono da
Cristo la palma del martirio. L'architrave del portale, a causa di un
assestamento del terreno, è fortemente inclinato verso destra. Lungo
la parete destra è disposto un piviale in broccatello del XVI
secolo, segue un affresco rinvenuto sotto un altare raffigurante la
Madonna della Misericordia con San Fabiano e San Sebastiano. Ci sono
due affreschi provenienti dalla Madonna del Soccorso: uno mostra San
Giobbe con il corpo coperto di piaghe, l'altro Sant'Antonio Abate. Al
termine della navata è collocata una grande tela di un artista
seicentesco con la Madonna del Carmine e i Santi Cristoforo e Jacopo.
Dietro all'altare maggiore su di un moderno dossale in pietra sono
state collocate le tre tavole raffiguranti La Vergine col Bambino,
detta delle ciliegie per i frutti alludenti alla Passione che Gesù
tiene in mano, San Pietro con le chiavi del Regno dei Cieli e il
pastorale, San Paolo cui lo Spirito Santo suggerisce le parole che
sta scrivendo. Le tavole rappresentano le parti superstiti di un
grande polittico capolavoro di Ambrogio Lorenzetti databile al 1340
circa che era stato smembrato e di cui si era persa notizia.
Alla
parete sinistra della chiesa sono collocati un grande Crocifisso
ligneo trecentesco, e tre dipinti su tela: il Martirio di San
Sebastiano e il Transito di San Giuseppe e la Crocifissione
attribuita a Francesco Nasini. Alla parete destra sono state
collocate le copie di quattro testate di bara. Le piccole immagini,
raffiguranti la Madonna della Misericordia, Cristo in pietà, due
confratelli in adorazione della croce e un angelo con la testa di San
Giovanni Battista. Al centro della parete, e anche su quella di
fronte, si aprono due vetrine contenenti arredi ad uso liturgico
candelieri, reliquiari, carteglorie in legno dorato. Nel tabernacolo
dell'altare è collocata l'opera più importante dell'oratorio, il
Crocifisso attribuito a Luca di Tommè sulla base delle analogie con
la Crocifissione firmata del Museo di Pisa. Una lapide ricorda che
l'oratorio fu ingrandito a seguito di un miracolo operato dal
Crocifisso: dopo che la croce il 14 settembre 1855 fu trasferita
nella chiesa maggiore e invocata dalla popolazione.Alla parete
sinistra sono collocati tre dipinti monogrammati da Francesco Nasini:
la Madonna col Bambino; San Nicola di Bari e Sant'Antonio da Padova
con Gesù Bambino. Due quadri di scuola senese raffigurano Il
ritrovamento della Croce da parte di Sant'Elena e Santa Lucia, e due
tele rappresentano L'incontro di Cristo con la Veronica e Gesù
inchiodato alla croce.
Sole,
Francesca, Erika, Francesco S., Joshua, Francesco T.
che bello sono rimasta davvero molto colpita da questa spiegazione cosi bella mi piace continuate così
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